Il Comune ci informa che il 12 settembre una delegazione del Comune di Siena, sindaca in testa, si è recata a Siviglia per
un importante protocollo d’intesa volto a consolidare le relazioni di amicizia e collaborazione tra le due città. L’accordo, di durata indeterminata, rappresenta un passo significativo nel rafforzamento dei legami istituzionali e culturali tra Siena e Siviglia, due realtà caratterizzate da un ricco patrimonio storico-artistico e da una crescente vocazione turistica.
Ora, a parte questa foto ufficiale con una “Siviglia” a destra dal ghigno sornione e possessivo con una “Siena” a sinistra (si fa per dire) che si ritrae nonostante mantenga un sorriso invitante, le due realtà, per certi aspetti poco assimilabili se si pensa che Siviglia è una città di 684.025 abitanti (14 volte Siena), non hanno solo vocazione turistica e patrimonio artistico come tratti comuni, ma, dalle elezioni del 2023, Siviglia, già in mano socialista, è amministrata da una giunta di esponenti del Pardido Popular de derecha con tre assessori di estrema destra, cioè di VOX, organizzazione dichiaratamente franchista, nelle persone dei signori Maria Cristina Pelàez Izquierdo, Gonzalo Garcia Polavieja e Fernando Rodriguez Galisteo.
E, dunque, mentre prima del 2023 non si era mai sentito di particolari relazioni, ora è insorto il bisogno impellente di una stretta collaborazione. Così, all’improvviso…
Del resto sia Siviglia che Siena, ci ricorda la sindaca, sono città mariane: bene, se si considera che in Italia le chiese dedicate alla Madonna sono circa 9.000 e i soli Santuari Mariani sono oltre 1.500, si può capire quante possano essere in Spagna le città mariane. Con una differenza non da poco: a Siena il culto della Vergine Maria risale al XII secolo e Siviglia vanta il titolo di città “mariana” dal 1946 legato, sembra, alla Settimana Santa qui ripresa in particolari tipici delle processioni
Un aspetto rimarchevole è che a Siviglia non sono andati, che so, Michelotti, o Tucci o Lorenzo Rosso, o Francesco Giusti o un qualche consigliere meloniano, ma una delegazione non (direttamente) partitica: quasi a significare che Fratelli d’Italia non voglia mostrarsi troppo in prima persona e preferisca mandare avanti amministratori meno esposti.
Per il resto non sappiamo se Nicoletta Fabio, civica “in tutti i sensi”
e l’assessore Giuseppe Giordano, sedicente civico di lungo corso, sappiano del clamoroso cambiamento del colore politico della città prescelta e vi abbiano visto una stretta analogia con le cose di casa nostra oppure non vi abbiano fatto caso come tutte indistintamente le testate giornalistiche locali che riportano gioiose la notizia senza far cenno all’ingombrante presenza franchista.
Nella sostanza non fa molta differenza: le affinità elettive agiscono anche ad insaputa dei protagonisti e sono dotate di forza attrattiva, magari silente, ma insopprimibile,
Suggerirei di lanciare un’inchiesta sul tema: sapete cosa pensa la Sindaca? Qualche argomento: Esselunga, Tafani e Sigerico, funzionamento degli uffici comunali, cantieri fermi o inesistenti, autorizzazioni edilizie ferme da un anno, piano operativo in ritardo insostenibile. Chissà se la sindaca è a conoscenza del fatto che amministrare il comune è qualcosa di più ampio che gestire il palio?