Alla fine è arrivata la notizia che ci aveva lasciato col fiato sospeso: Tafani si è dimesso dalla presidenza di SI.GE.RI.CO. spa il 9 settembre. Al momento in cui scriviamo 13 settembre il sito ufficiale reca ancora questo video presidenziale
Dunque Tafani ha ricoperto questa carica durante tutto l’iter che lo ha visto “vincere” la selezione per diventare dirigente degli affari generali della società per azioni di cui ha la rappresentanza e di cui presiede il consiglio di amministrazione.
L’iter — si noti — dura (si fa per dire) dal giorno dopo il Palio di luglio per terminare il giorno in cui danno i cavalli per il Palio d’agosto, 40 giorni precisi in cui, di solito, si fanno due cose: le rivoluzioni e le vacanze; ma vediamo in dettaglio:
- 4 luglio 2024 il consiglio di amministrazione di cui Tafani è presidente approva il bando (pubblicato lo stesso giorno) che reca tra i requisiti del candidato “esperienza manageriale in ambito sportivo”: infatti Tafani può vantare di possedere ampiamente tale requisito per essere stato assessore allo sport e presidente della Mensana, ma SI.GE.RI.CO. che si occupa di tutto, anche di cessi pubblici, non gestisce attualmente impianti sportivi
- da presidente del cda Tafani presenta la sua brava domanda (usando la PEC della Mensana) entro il 22 luglio lunedi (11 gg lavorativi: guai perdere tempo in periodo feriale)
- 26 luglio tre giorni dopo: il consiglio di cui Tafani è presidente nomina la commissione esaminatrice che riesce a convocare i candidati al colloquio del
- 8 agosto giovedi: sono trascorsi 9 gg. lavorativi (!) ma in questo medesimo giorno si fanno i colloqui, si redige e si approva il verbale, che è vistato subitaneamente dal responsabile del procedimento e si trasmette tutto al cda
- 13 agosto lunedi: sono passati 22 gg. lavorativi, nessuno è andato al mare o in montagna e il cda dichiara il presidente Tafani, più che esperto di managerialità sportiva, idoneo all’incarico di dirigente affari generali di una società comunale che non gestisce impianti sportivi
- per tutto l’iter Tafani risulta anche il responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza R.P.C.T di SI.GE.RI.CO (una volta si scherzava dicendo che a Siena c’era chi avrebbe voluto fare il priore della contrada, il capitano, il fantino, il cavallo e … vincere il palio: qui ci siamo andati vicino…)
Insomma non si può dire che ci sia un solo Tafani, i tafani, lo sa chi va nei boschi in estate, sono dappertutto. Battuta facile? mah, fate voi.
Anche Bisi, che pure ha condiviso con Tafani la comune radice “socialista”, non ce la fa a scrivere in modo asettico e distaccato e dà così la notizia sul Corriere di Siena del 12 settembre
Divertente la parte in cui Bisi riferisce che i legali della società, interrogati circa la regolarità della partecipazione del presidente Tafani alla selezione che esplicitamente esclude i suoi propri cugini, prozii, pronipoti, figli di fratelli o figli dei nipoti, oltre che moglie, fratelli, zii, nonni …, (ma non se medesimo) spiegano che, non essendo il presidente compreso nell’elencazione letterale, non sussistono ostacoli alla sua partecipazione. Bisi sa che il termine sofisti (che pure significava originariamente sapienti) potrebbe risultare sgradevole e opta prudentemente per “filosofi”.
Secondo i medesimi avvocati/filosofi, dunque, se il cda avesse voluto escludere la partecipazione dei suoi stessi componenti, avrebbe dovuto dirlo esplicitamente nel bando; non l’ha detto e, perciò, la selezione si sarebbe potuta svolgere lecitamente con una fantastica gara, tutta interna al consiglio di amministrazione con tutti i componenti tutti interessati a ricoprire il ruolo di dirigente di azienda industriale con connessi riflessi di natura previdenziale e pensionistica: una gara — peraltro — poco sportiva perché avrebbe prevalso sicuramente chi avesse potuto vantare — come condizione di fatto dirimente — una pregressa esperienza manageriale in ambito sportivo.
Anche questo — ma non solo — è diventata Siena: un luglio-agosto da Palio a Palio per più versi rivoluzionario in negativo e ad personam.
L’uso personale di cariche pubbliche è uno sport molto praticato in italia, questo caso di Sigerico è emblematico. Una Società controllata al 100% dal Comune di Siena che ne approva l’operato.