C’era una volta un progetto di rinascita di un territorio devastato, un progetto utile per il Paese e, al tempo stesso, una sorta di riparazione ad errori madornali e a manie di grandezza mai sufficientemente indagati, un’ipotesi su cui tutti avrebbero dovuto impegnarsi perché avrebbe potuto contribuire al futuro e al benessere di tutti, vale a dire un
CENTRO PANDEMICO per la difesa dell’Italia dalla prossima malattia,
che si diffonderà per certo e incerta solo sul quando deciderà di farlo. Ecco, siamo al 16 ottobre 2022 (notare bene la data) allorché, presso il Ministero della Salute del Governo Draghi, si insedia il Consiglio di amministrazione della Fondazione Biotecnopolo (col premio Nobel Parisi) che nomina Rino Rappuoli direttore scientifico e il Comitato scientifico (nelle persone di Locatelli, Charpentier, Triki, Pletschette, designate dal MSAL, Zumla, Scarlatti e Luisa Bracci Unisi dal MIUR, Palù e Bandi dal MISE).
Il Centro Pandemico è finanziato con fondi PNRR per 440 milioni di euro ed ha come consulente Anthony Fauci.
Dopo sei giorni dall’insediamento, il 22 ottobre 2022 entra in carica il Governo Meloni.
A Siena ci saranno le elezioni a maggio 2023 e la destra, per bocca dei suoi uomini più rappresentativi, ripete il ritornello: se volete che Siena abbia riconoscimenti nazionali e finanziamenti dovete votare noi che siamo al Governo. Punto. E Siena li vota. Giubilo e promesse dai vincitori tutti e anche da quelli (Masso-Montomoli per esempio, che sono del ramo e se ne intendono…).
A questo punto si blocca tutto, Rappuoli, un mese fa, perde la pazienza e dice che, se non si parte. se ne va. Risponde, forse ignaro di cosa si sta preparando, l’indipendente di destra accademico ministro della Salute Orazio Schillaci
“A noi interessa moltissimo che ci sia l’avvio delle attività del Biotecnopolo di Siena, è finanziato in particolar modo dal Ministero della Salute e i soldi ci sono, quasi 440 milioni di euro…”
Invece il ministro Fitto, con suo decreto (o grida manzoniana?) ci toglie circa 170 milioni di euro. Ecco, ora che si dovrebbe fare? Si eleva la protesta, compresa quella del PD. Cosa si risponde? Invece di dare garanzie che il progetto andrà avanti, magari alla sveltina, leggiamo questa oscena dichiarazione di Fratelli d’Italia
La faccia tosta del Pd ci regala, quotidianamente, un’espressione nuova. Che la sinistra abbia il coraggio di sindacare su Siena, oggi finalmente guidata egregiamente dal sindaco Nicoletta Fabio, dopo anni di denari dilapidati .. supera davvero ogni limite di credibilità. La città, … è stata messa in ginocchio da quel Pd che ha impoverito le casse della Fondazione MPS …, e che, per mero attaccamento al potere, ha indebolito Siena … non avendo mai avuto come priorità il bene dei cittadini.
Sappiamo bene tutti cosa ha fatto il PD (non da solo, peraltro, ma con la partecipazione attiva e godereccia di tutto il groviglio armonioso come ci ha ricordato il Gran Maestro) e non lo dimentichiamo per niente. Voi, però, vi siete bellamente e subitamente adeguati e avete scritto e scrivete nuovi capitoli di dilapidazione, sia che lo facciate per incapacità o per mero attaccamento al potere o per tutti e due messi insieme.
Invece, come fanciulli, continuate a baloccarvi sul nulla: se qualcuno rileva un vostro limite, voi non cercate di correggerlo, o di giustificarlo, lo rimuovete e, se vi danno del bischero, rispondete, col solito: bischeri sarete voi, vedi!
Ma qualcuno ha mai detto in che modo i ‘piccioli’ promessi per il Biotecnopolo avrebbero prodotto i benefici sperati e in quanto tempo? Al momento, Biotecnopolo e Centro Antipandemico non sono altro che parole a effetto giornalistico.
Qualcuno si è già dimenticato che Nicoletta Fabio e i suoi alleati hanno fatto la campagna elettorale facendosi forti dell’appoggio del governo di “Roma” ed a Siena c’è stata la passerella dei maggiori esponenti del centro-destra.
Cari esponenti del centro-destra senese sul Biotecnopolo vi state giocando la Vs reputazione e il futuro di Siena