Roma, 29 e 30 Aprile 2022, Auditorium del Parco della Musica, oltre 1000 persone della società civile hanno partecipato ai lavori finali di CONTROMAFIE
Libera, in questi due giorni, ha voluto riscoprire i propri storici valori (mantenere il ricordo delle tante vittime innocenti delle mafie, i grandi impegni politici e sociali, le attività di presidi e coordinamenti) aprendosi alla piena comprensione di questa nuova stagione della criminalità organizzata in cui prevalgono i reati di tipo finanziario, per svelare i legami oscuri tra il mondo imprenditoriale e il mondo delle professioni, che poi si allargano alla corruzione anche politica e alle inedite necessità di monitoraggio delle opportunità di sviluppo oggi offerte al paese dai finanziamenti del PNRR.
Un confronto attivo tra magistrati, forze dell’ordine, istituzioni, di grande livello, intenso, ricco di spunti di riflessione, sulle 30 proposte concrete emerse durante gli 11 tavoli di discussione preparatoria svolti nei mesi precedenti.
Eppure, alla fine, nonostante il grande successo di un lavoro corale e altamente partecipato, il presidente Luigi Ciotti è stato costretto a prendere atto di una dura realtà e non ha usato eufemismi:
“…per il dovere di verità, lasciatemi dire una cosa: noi abbiamo invitato tutte le forze politiche. Nessuna esclusa. Nella giornata di ieri c’era solo un rappresentante dei partiti. Allora il dovere della verità, fino in fondo, fino alla fine, è anche nel dire agli assenti, a voi forze politiche, superficiali su questi punti fondamentali della vita delle persone, di questo cancro del nostro Paese che si chiama mafia e corruzione, voi siete complici. Mafie e corruzione è un problema serio non uno dei tanti problemi. Questa assenza grida: dove siete? Siete complici di tutto questo.…”
Alla Siena reduce e vittima insieme della cultura partitica di stampo mafioso del “groviglio armonioso”, che rifiuta il codice etico della Carta di Avviso pubblico e che perpetua nei falsi cambiamenti il vecchio modo della politica dei partiti, i cittadini attivi dicono: basta! Basta camarille, basta clientele, basta accordicchi di potere, basta cartelli elettorali, basta liste civetta. Di questo non siete complici, siete stati e siete ancora autori in prima persona.
La solita vergogna senza fine. Coscienze zozze che se partecipassero sarebbero messe a nudo!
E’ diventata cosa talmente abitudinaria che purtroppo a stento ce ne accorgiamo, dando poco peso a questa assurda ed innominabile commistione di interessi.. possiamo e dobbiamo fare meglio.
dal libro di Paolo Coppola ” la Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione ” : ” che bello sarebbe se tutto fosse online,accessibile,e i cittadini potessero costantemente controllare come procedono le promesse che l’ Amministrazione ha fatto loro e i conseguenti impegni che si è presa.Meglio sarebbe se alla fine dell’anno l’ Amministrazione redicontasse pubblicamente come ha lavorato, snocciolando numeri e confrontandosi di nuovo con i Cittadini per definire insieme gli obiettivi dell’anno successivo, alla luce dei successi e degli insuccessi di quello precedente”. Utopia ? No è legge da più di dieci anni, decreto legislativo n. 150 del 27 Ottobre 2009.Naturalmente non viene applicata perchè ai politici non conviene perchè così non potrebbero più mettere le mani dove vogliono senza essere controllati.
Tutto giusto, impeccabile, lampante.
Ma in democrazia vince la demografia, se la maggior parte della città ha interesse ai giochi di potere, i rappresentanti che garantiscono queste condizioni saranno eletti.
Cinico, crudo, inconfutabile.