Questa è la statua celeberrima di Pasquino, risalente al III secolo a.c. e di autore ignoto, che riceveva ai suoi piedi durante la notte, come ci ricorda wikipedia, “ma più spesso al collo, fogli contenenti satire in versi, dirette a farsi beffe anonimamente dei personaggi pubblici più importanti. Erano le cosiddette “pasquinate”, dalle quali emergeva, non senza un certo spirito di sfida, il malumore popolare nei confronti del potere e l’avversione alla corruzione ed all’arroganza dei suoi rappresentanti”.
Oggi la democrazia ci consente di usare la critica ai personaggi pubblici anche attraverso la satira — che ai tempi di Pasquino poteva costare la pelle — senza dover ricorrere all’anonimato perché, come insegna la Cassazione anche recente (30193/2018), “la satira costituisce una modalità corrosiva e spesso impietosa del diritto di critica, sicché, diversamente dalla cronaca, è sottratta all’obbligo di riferire fatti veri, in quanto esprime mediante il paradosso e la metafora surreale un giudizio ironico su di un fatto, pur soggetta al limite della continenza e della funzionalità delle espressioni o delle immagini rispetto allo scopo di denuncia sociale o politica perseguito” … per cui .…. “nella formulazione del giudizio critico, possono essere utilizzate espressioni di qualsiasi tipo, anche lesive della reputazione, purché siano strumentalmente collegate alla manifestazione di un dissenso ragionato dall’opinione o comportamento preso di mira e non si risolvano in un’aggressione gratuita e distruttiva dell’onore e della reputazione del soggetto interessato”.
Questo Blog nasce come strumento di monitoraggio civico e di informazione su aspetti che spesso non sono trattati dalla stampa; da anni ormai, cerca di accertare fatti e di porre conseguenti domande. Lo fa con il Sindaco in carica e con i suoi assessori, oggetto di interrogazioni civiche e richieste democratiche di trasparenza e con un risultato davvero sorprendente: i rappresentanti di questa amministrazione, siano essi componenti della giunta o consiglieri di maggioranza, sono ordinariamente abituati a non rispondere.
Questo collaudato “sistema di comunicazione” coi cittadini, adottato e perseguito dalla “amministrazione del cambiamento”, non riguarda solo la cittadinanza, ma perfino la maggioranza consiliare; per quanto è dato vedere qualunque cosa venga richiesta, la risposta è sempre la solita: ora ci siamo noi e si fa come ci pare.
In questo l’arroganza attuale non è dissimile da quella della Roma papalina: Io so io e voi non siete un cazzo diceva il Marchese Del Grillo.
Fioccano così, al posto delle Pasquinate in versi, le vignette e le foto ritoccate. Non ti curi di noi? Non ci rispondi? Non ci resta che la risata e lo sberleffo, sempre delicato, s’intende, mai volgare: ci si sforza di non uscire dal bon ton come un assessore si permette invece di fare, magari cancellando i suoi altezzosi strali per tardiva resipiscenza o dopo una rapida consultazione col capo dell’amministrazione che, a quanto risulta, è anche suo difensore in giudizio. Ecco l’ultima perla segnalata e pervenuta in copia dopo la notizia che un bambino della Duprè aveva sbagliato scuolabus
Un’altra immagine che gira sul web è dedicata al disprezzo assessorile per i cittadini
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invece la sua collega fiorentina addetta al decoro urbano è stata immaginata immersa in questa simpatica riflessione
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Sena Civitas vede un Comune gravato pesantemente dai suoi stessi misfatti
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proprio mentre, sulla panchina rossa con le iniziali “sindacali”, arrivano varianti che invitano a riflettere comunque e ovunque
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o giungono ad invitare caldamente all’autoriflessione cogitante
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La pedana di S. Giovanni, a sua volta, ha ispirato questa ricostruzione dialogante
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né poteva passare inosservata la curiosa assonanza
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come dimenticare, alla fine, che il Comune di Siena ha lasciato andare finanziamenti per circa 45 milioni?
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Le fonti di ispirazione sono infinite e noi, propensi al sorriso, aspettiamo fiduciosi altri contributi frutto della saggezza popolare.
Io tornerei ad appendere le critiche alla statua e poi filmerei da remoto chi le va a levare 😁
Ci vogliono i coglioni per governare!.….. Siamo stati fraintesi…