Qualcosa ogni tanto va conservata a futura memoria. Ha scritto su FB Daniele Magrini:
Quando li avranno assolti tutti, ma proprio tutti, rimarrà un po’ di tempo per condannare in modo esemplare quelli brutti, sporchi e cattivi: i contradaioli che hanno fatto i cazzotti in piazza.
Arrivano likes e commenti. Tra questi anche quello di Davide Vecchi:
La giustizia dei tribunali, Daniele Magrini, è questa cosa qui, come sai bene: un magistrato individua una ipotesi di reato e svolge delle indagini per accertare come i presunti colpevoli hanno commesso quel reato. Poi i risultati delle indagini diventano le basi di un possibile processo. E nel processo i magistrati hanno modo di ricostruire le loro indagini e dimostrare di averci visto giusto. Quindi se l’iter si conclude con un’assoluzione piena come nel caso della banda del 5% significa o che i magistrati hanno sbagliato a individuare il reato o hanno sbagliato a compiere le indagini. Detto in altre parole: o hanno trascinato sul banco degli imputati degli innocenti — e quindi è giusta l’assoluzione — o non sono stati capaci a dimostrare che erano colpevoli. Forse bisognerebbe iniziare a chiedersi come mai quella procura lì nonostante il disastro avvenuto a Siena non sia riuscita a tirar fuori mezzo responsabile..
Commenta Ranieri Rossi rispondendo a Vecchi
ho come l’impressione che non si debba mai trovare un responsabile per una sorta di patto non scritto. Nessuno andrà in galera perché se ci andasse potrebbe parlare. Rimarranno solo 40 miliardi spariti (passati di mano) e uno volato dalla finestra che naturalmente è volato per colpa della famosa volata di vento che al MPS chiude anche le porte (e le bocche)
A sua volta Massimo Rossi
Siena non merita questo.…ma i senesi ( e io lo sono) si. Per molto meno si sono dissolti imperi.…da noi solo un silenzio complice e stagnante. Poche le voci fuori dal coro e tutte con diversi strumenti colpite.
In contemporanea dal Blog La Martinella di Siena (condiviso da Fulvio Mancuso e qualcun altro)
La così detta banda del 5 per cento non esisteva. Tutti assolti i manager Mps imputati nel relativo processo. Compreso Luca Baldassarri che si era fatto vari mesi di carcere preventivo. Lo sconcerto in rete è tanto più forte quanto più gridata vi era stata la condanna preventiva. Alla fine bisognerà farsene una ragione: un conto è l’esito dei processi, un altro il giudizio storico, già assodato…su una gestione della banca (a vari livelli) che fu sciagurata e che sciagura portò.…
Evidentemente c’è anche chi accetta di buon grado le assoluzioni, se ne fa una ragione e pensa pure che siamo già arrivati ad un giudizio storico assodato e definito ormai consolidato dalla serie univoca di assoluzioni e, nel caso di David Rossi, anche da qualche precoce archiviazione.
Alla fine arriva Enrico Rossi con l’uscita clamorosa:
“Dopo sette anni, gli imputati sono stati assolti e non c’è mai stata corruzione. Io posso dirlo serenamente, perché, nonostante fossi già presidente della Toscana, non sono mai stato chiamato in causa nelle indagini, neppure come persona informata sui fatti.
Lo dico con forza, perché anche in questa dolorosissima vicenda la Toscana e un pezzo della storia della sinistra in questa regione escono a testa alta”.
Molti si stupiscono sotto i più svariati profili, ma la cosa più appariscente sembra la rilevanza che il Governatore attribuisce alle assoluzioni penali come benefiche apportatrici di assoluzioni politiche definitive se non addirittura trionfali.
PS: hanno assolto anche Mancino. Ora diranno che la trattativa Stato — mafia non è mai esistita.