Premessa: sono solo spigolature, dunque esempi; ce ne sono altri, come le casette bruttacchiole del prossimo mercatino natalizio di cui potete vedere foto e commenti sui social. Nell’ampia gamma disponibile, abbiamo scelto queste, alcune serie, altre più leggere e divertenti.
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Il sindaco Nicoletta Fabio ci informa di avere accolto (accolto, dice, e non ricevuto, come si direbbe di norma) una delegazione romena
e sottolinea come il nostro legame con la comunità romena sia un prezioso contributo non solo alla solidarietà, ma anche alla diversità. E’ la prima volta a nostra memoria che, ricevendo una delegazione estera, si parla di “diversità”. Ebbene, a noi sembrava che la Romania fosse, insieme all’Italia, uno stato europeo, che il suo nome richiamasse l’appartenenza del suo territorio all’antico impero romano e che le parole di origine latina della lingua prevalente, il dacoromeno, fossero all’incirca l’80% del totale: francamente tutta questa diversità .…
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Siena Free dà la notizia dell’inaugurazione del Presepe della Basilicata avvenuta il 29 scorso alla presenza delle autorità e dei cittadini, nella Chiesa della Santissima Annunziata e, nel titolo, evidenzia che, quest’opera monumentale fa tappa a Siena
Il Presepe, giustamente, resterà allestito fino al 2 febbraio 2024, due mesi sani; non male come “tappa” .….
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Sempre sul Presepe vale forse la pena di soffermarci sul commento apparso nella pagina facebook del nostro sindaco
in cui non si capisce più, con rispetto parlando, se si tratta della tradizione lucana, come penseremmo, o (anche) della tradizione dell’assessore Giordano.
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Col titolo l’Aia di ghiandone, carino ma poco attinente,
richiama giustamente l’attenzione su una questione che sembra trascurata e scrive che un certo Ministero, a quanto si dice, lavorerebbe per
imporre ai barberi le fasce e i parastinchi: come a Legnano. E’ il risultato della ‘paliottizzazione’ della nostra antica Festa, ormai confusa nei cosiddetti ‘Palii d’Italia’
categoria nella quale prosperano sedicenti
contrade dei Palii, entità kitsch, raffazzonate da qualche comitato promotore .…
Il Blog indica come possibile soluzione quella di “adottare cavalli adatti alla Piazza; non certo i purosangue, ma nemmeno i falsi mezzo-sangue anglo-arabi”, avverte che “sottomettendoci supinamente alle direttive del Ministero, continueremo ad avere i dolorosi incidenti per i cavalli e, insieme, il disonore per Siena”.…
.…e conclude che, per fare questo,
… occorre conoscere la storia del Palio in maniera non solo episodica, familiarità non superficiale col mondo dei cavalli e, soprattutto, esperienza diretta di decisioni dure, prese nella solitudine del palco dei giudici. Competenze difficili da trovare – lo ammetto- in una singola persona, ma che è anche assolutamente inutile segmentare in una commissione composta di specialisti, che vedono una sola faccia del problema; e non – di conseguenza – il nocciolo del problema.
Insomma, non c’è niente da fare: passa il tempo, ma, qualsiasi sia l’argomento, anche se si tratta solo di adottare cavalli adatti alla Piazza, riaffiora sempre quella solitudine delle decisioni dure, quelle competenze che si possono riunire solo in una singola persona, quel diffidare delle competenze altrui nel netto e permanente rifiuto di ogni forma di collegialità.
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Siena TV ha dedicato alle “note stonate” del Siena Jazz la trasmissione l’Altra faccia del 23 novembre che contiene tra l’altro un’intervista all’assessore Tucci e una al neopresidente Massimo Mazzini. Mentre Tucci ammette correttamente che, come questo Blog aveva ampiamente dimostrato, il cd “buco di bilancio” di cui hanno parlato i giornali non esiste e si tratta invece di un debito risalente che viene portato a nuovo, il presidente Mazzini
(su Youtube dal minuto 21) glissa sul punto come se non ne fosse interessato o non conoscesse la differenza. Curiosa poi la sua versione sul tema della sua inconferibilità fino a giugno 2024: un po’ di parole in libertà (soluzioni adottate dal Comune, regolamento ?...) per spiegare che lui resta al suo posto magari facendo firmare gli atti al vicepresidente in modo da porli al riparo da vizi formali che potrebbero renderli nulli. Giugno non è poi così lontano, la legalità è un optional e, anche in questo caso, ci soccorre Eduardo: adda passà ‘a nuttata.
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Raffaele Ascheri, in risposta ai pesanti dubbi sulla sua rieleggibilità (vedasi recenti articoli su questo Blog), dilaga dappertutto in un’orgia di presentazioni di libri e di sue personali immagini. Se date un’occhiata al web l’ex eretico è ripreso ormai in tutte le fogge possibili: di certo Raffaele non segue l’insegnamento di Epicuro ( láthe biósas: vivi nascostamente)
tanto che Siena, già avvezza alle storiche immedesimazioni organiche di chi si è ordinariamente identificato con l’istituzione che pro-tempore rappresentava umanizzandola e disumanizzando al tempo stesso se medesimo, lo chiama ormai semplicemente “Raf ou la Bibliothèque c’est moi” .
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E, dunque, anche se l’inverno incombe, rifacciamoci gli occhi con questa meraviglia rubata sui social che vede in stupefacente successione il Giglio, Montecristo e la Corsica a dimostrazione di come la nostra costa meridionale toscana, già repubblica senese, avrebbe potuto essere se fossimo stati appena appena più lungimiranti