Uno dei primi atti compiuti dell’amministrazione De Mossi or sono cinque anni fu la decisione di cancellare l’adesione alla Carta di Avviso Pubblico. L’opposizione insorse segnalando l’indispensabilità di un rigoroso codice etico dei pubblici amministratori. Inutilmente. Oggi, a fine mandato, si comprendono appieno i motivi per cui quelle regole furono rigettate. Non parliamo genericamente delle finalità anticorruttive della Carta, né dei conflitti di interesse, del clientelismo, dei regali, della gestione del personale, delle assunzioni, ma (premesso che, come “amministratori”, si intendono, tra gli altri, il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali) facciamo qualche esempio concreto.
Carta di avviso pubblico, punto 17 — pag. 11: L’amministratore deve ridurre allo stretto necessario il ricorso a consulenti esterni e a collaboratori di supporto agli organi di direzione politica.….. motivandone l’impiego. In caso di reclutamento .….. del personale ovvero di nomina di soggetti investiti di funzione di alta direzione e coordinamento, l’amministratore deve adottare atti di indirizzo e procedure di selezione pubblica, obiettiva e motivata.
Ovvio che De Mossi non avrebbe potuto utilizzare per anni né i servizi ufficiali di Daniele Tacconi, pensionato MPS, né quelli di fatto di Andrea Bellandi, dirigente di Sielna spa riconducibile a Igor Bidilo, né di altri componenti del suo ricciarello magico .
Carta di avviso pubblico, punto 19 — pag. 11: L’amministratore deve effettuare le nomine presso enti, consorzi e società, con procedure di evidenza pubblica e — qualora queste richiedano competenze tecniche — a seguito di valutazione comparativa, condizionandole alla preliminare adesione dei soggetti da nominare al presente Codice.
Ovviamente nessuno dei nominati è soggetto alle regole e ai divieti previsti dal codice etico degli amministratori.
Carta di avviso pubblico, punto 19 — pag. 12: L’amministratore che procede a nomine di stretta natura fiduciaria, per le quali non vanno osservate le procedure di evidenza pubblica, deve fornire adeguata motivazione.
Sul punto ci sarebbero da riportare tanti esempi di nomine fatte in violazione della norma. Quello più recente riguarda il nuovo Statuto di Siena Jazz, Accademia musicale del Jazz, che affida al Sindaco la “designazione” (sic) del direttore artistico attraverso la sua (personale del sindaco!) valutazione dei curriculum vitae e delle professionalità didattiche e artistiche e la “designazione” del direttore amministrativo attraverso la sua (del sindaco!) valutazione dei curriculum vitae e delle professionalità direttive o dirigenziali maturate .….. Qui, anche a prescindere dalla Carta di Avviso pubblico, si arriva a vette di follia e di presunzione impensabili e irraggiungibili.….
Carta di avviso pubblico, punto 19 — pag. 12: L’amministratore, ad eccezione di quelle previste dalla legge (come la sostituzione degli assessori dimissionari; ndr), si asterrà dall’effettuare nomine negli ultimi sei mesi del suo mandato…
Suvvia… andate a vedere sui giornali quante nomine De Mossi ha fatto nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio e marzo e quante si appresta a farne in aprile e fino al 13 maggio… Siena Jazz, Sigerico, Santa Maria della Scala… Abbiamo perso il conto… Così non vale, con siffatti “amministratori” il monitoraggio diventa letteralmente impossibile.
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Per concludere non resta che sottolineare che, nella nostra provincia, sono davvero troppi i comuni amministrati da sindaci PD che non hanno aderito alla Carta di Avviso pubblico e, superfluo ricordarlo, l’adesione è opportuna e necessaria, ma altrettanto necessaria è la sua corretta applicazione, purtroppo non sempre praticata nel quinquennio 2013 — 2018.
E ora ha il coraggio di presentare una lista sua e promuovere un candidato che in questo intruglio c’è dentro fino al collo.… Senza ritegno!
Le ultime settimane sono state un indegno arruffìo di nomine, nomine, nomine. Menomale dicevano di quell’altri. Questi hanno davvero smarrito il senso della vergogna.