Fantascienza pura, follia al potere, giravolte e piroette: per cinque anni Fratelli d’Italia & Co. ha ispirato e spinto il governo locale all’autosufficienza e al totale isolamento col territorio contermine uscendo (per esempio) dalla Fondazione Musei Senesi, dichiarando guerra alla Società della salute di cui fa parte, ignorando la programmazione territoriale concertata e cancellando ogni rapporto di collaborazione con qualsivoglia soggetto pubblico fino ad imporre unilateralmente ai bambini dei Comuni vicini un contributo suppletivo per le mense scolastiche.
Ora, nella piena continuità del sostegno a De Mossi e all’amministrazione della Separatezza, dell’allegra Solitudine, dell’auto-Emarginazione, con spavaldo candore e con la maschera — nelle intenzioni volitiva, ma, in realtà più arcigna che risoluta — della tardiva sostituta di Montomoli, arrivano a candidare e promuovere la “forte sinergia” del “capofila del territorio”.
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Dott. Falorni, lei ride di gusto, ma il comunicato del Polo Civico Siena parla chiaro: proprio rifiutando il suo tentativo di forzoso inserimento la coalizione civica ha confermato “la ritrovata totale unitarietà del Polo Civico Siena, oggi più forte di ieri perché ogni controversia politica, nel momento dell’avvenuto chiarimento, porta a legami più saldi…”
- Eh, ho visto… E che devo dire? Non era mica facile… ma sarebbe stato un colpo da maestro .…. e io ci ho provato!”
- O come ha fatto?
- Sapete a Siena ci si conosce tutti, contrade, ricreatori, parrocchie, siamo stati bambini insieme e siamo amici fratelli — pardon fraterni — ci si vuol bene, insomma .… e poi ho promesso un mucchio di voti…
- Ma via.. sarebbe riuscito a traghettarli così, da De Mossi ai suoi antagonisti, quasi fossero pacchetti o dolci ovetti pasquali ?
- Chi mi vuol bene mi segue; e non da ora…
- Ma, scusi, i Principi, gli Ideali della Politica Alta?
- A me basta dire che sono civico.… e, quanto alla Politica, io sto con Lupi, Toti e Brugnaro… non so se mi spiego!
- Dunque ha cercato di carpire la buona fede di vecchi amici personali promettendo lo spostamento meccanico di pacchetti preconfezionati di voti?
- Ebbene si. Ci ho provato! la posta in gioco era altissima perché avrei fatto perdere questo cavolo di Polo Civico che, ormai da mesi, ci angustia e ci leva di sentimento
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Scrive sulla sua pagina facebook Gianni Neri, architetto:
Sono deluso per l’assoluta mancanza di proposte importanti, convincenti ed utili e nuove idee in questa “insipida” campagna elettorale … personalmente non riesco ad accettare questa situazione che non prelude a veri cambiamenti e a dare quelle risposte adeguate che chiede la nostra Città! Lo penso per quanto riguarda la disciplina a me più congegnale come l’urbanistica ma anche per tutti i settori del sociale, della produzione, ecc. Inoltre, sentir continuamente parlare di civismo da parte di chi fa politica da sempre non mi fa nemmeno sorridere, anzi … Il coinvolgimento distorto (ed evidente) delle Contrade per raccogliere voti spero sia infruttuoso e dimostri che i Senesi non sono tutti sciaborditi come qualcuno pensa. Una cosa è certa: fare la campagna elettorale per un futuro sindaco vuol dire fare politica, cercare un consenso con precisi presupposti e obiettivi politici, quindi non accetto questo utilizzo strumentale delle parole civismo, civico ecc.Come libero cittadino, senese più di parecchie persone che vedo nelle liste che vengono riportate dalla stampa, non mi tapperò mai il naso votando il/la meno peggio, ma contrasterò sin da subito questa assenza di contenuti, di idee e di persone.
(sono) estremamente critico e soprattutto arrabbiato con chi c’è stato per anni a guidare questa Città e con chi c’è ora e pretendo che SIENA CAMBI COMPLETAMENTE NEI PROSSIMI ANNI, cosa che non vedo possibile con quello che sento e che vedo.…
Una critica forte, serrata, intelligente. Condivisibile. Con poche risposte
- il civismo politico si chiama così per distinguersi dalle logiche elitarie di partito che tutto decidono in separata sede e lontano dai cittadini ai quali chiedono deleghe in bianco; il civismo civetta dei partiti è strumento al servizio delle medesime logiche
- i programmi elettorali dei vincitori (basta rileggerli) sono stati sempre disattesi
- per impedirlo serve il controllo democratico attivo e il monitoraggio civico permanente
- se i programmi li fanno i cittadini sono essi stessi impegnati nella realizzazione e nel sollecitare le amministrazioni
- il programma del Polo Civico Siena è in gestazione partecipativa da mesi e di imminente esposizione alle critiche di tutti, compreso Gianni Neri
- da mesi si discutono idee e anche Gianni Neri è stato invitato a convegni e riunioni preparatorie cui non ha potuto partecipare per la necessità di dover attendere — come ha scritto — a imprescindibili bisogni personali
- le idee importanti possono venire anche dopo la campagna elettorale. Da qualche decennio, dopo le campagne elettorali e le relative vittorie, sono arrivati solo disastri.
Hanno fatto carte false per isolarsi dal territorio e ora vogliono diventare capofilahhahahahahahha. Va be che in campagna elettorale c’è la licenza poetica ma ci hanno preso veramente per stupidi? Oppure cercano di spararla più grossa possibile, un po’ come la metropolitana interrata dalla stazione al tiro a segno di Pescaia, progetto presentato in campagna elettorale 2018 e mai nemmeno lontanamente avviato (deo gratia)???
Le critiche dell’Arch. Neri mi paiono fin troppo ingenerose. Chi ha idee importanti da mettere in condivisione lo faccia, con la sicurezza di essere ascoltato da Fabio Pacciani, che si è speso grandemente nell’ascolto delle esigenze dei Cittadini e di quanti hanno avuto punti di vista da sottoporgli.
Circa l’uso distorto del termine “Civismo” inviterei l’architetto a considerare quanto detto dagli stimati relatori nei ben 2 convegni organizzati sul tema dalla coalizione del Polo Civico. Insomma criticare è, oltre che legittimo, anche utile, ma è necessario farlo su circostanze dimostrabili o dimostrate, proponendo un confronto vero sui temi, accettando un contraddittorio e, se possibile, mettendosi a disposizione personalmente per sopperire “all’assenza di persone, contenuti ed idee”. Sono certo che saremmo in tanti ad ascoltare con interesse (senza ironia) i punti di vista di uno stimato architetto.