Dal 4 gennaio, allorché abbiamo riferito il doveroso resoconto di quello che abbiamo fatto nel corso dell’anno passato, siamo stati sommersi ogni giorno da piccole angoscianti scoperte, annunci mirabolanti, comunicati penosi, notiziole ora tenere, ora preoccupanti, ora risibili. Ogni volta ci siamo imposti di scriverne e ogni volta un vago senso di repulsione e un bisogno disperato di momentaneo distacco ce lo ha impedito.
Impossibile riportare tutto. Cogliendo fior da fiore e senza pretesa di fare classifiche di rilevanza, abbiamo letto, per esempio, che, secondo Paolo Benini, l’amministrazione De Mossi avrebbe governato bene, come si deduce dalla cura e dall’attenzione verso gli impianti sportivi. Impressionante !
Sempre Benini, ancora da La Nazione, ha messo il suggello istituzionale al ricciarello magico (felice definizione che lega il giglio magico demossiano alle vicende del marchio Nannini acquisito dal gruppo del magnate compratutto, oggi inquisito per riciclaggio internazionale nell’inchiesta Hidden Partners) invocando l’unità di questo raggruppamento (un tempo li aveva chiamati giannizzeri) con leghisti, forzisti e fratellisti. Così, oggi, la locuzione, come avvenne per il groviglio armonioso, sembra definitivamente acquisita alla storia patria: da una parte i partiti, dall’altra la ressa dei ricciarellosi.
Il 5 gennaio alcuni giornali online pubblicano lo scoop che Guglielmo Ascheri è il candidato dei ricciarellosi medesimi, anzi no, è il candidato dei partiti.… Alla fine si viene a sapere che ci hanno provato e che Guglielmo non sapeva niente.… Vacci a capire qualcosa.
Intanto Montomoli, inventore del selfcandidate man a disposizione da mesi di chiunque se lo voglia prendere (tecnicamente si potrebbe definire qualunquismo di vertice), scrive inutili e strumentali banalità sul Museo del Palio e poi sceglie la pagina facebook di Vismederi per mostrare, già in campagna elettorale, la solidarietà e il sostegno suoi personali e della moglie ora amministratrice delegata, verso la Cooperativa Riuscita sociale presso la quale acquista alcune opere in terracotta da esporre con “orgoglio” — come precisa - nella sede centrale.… Il post sfoggia naturalmente una traduzione inglese a beneficio dei numerosi “amici” e clienti sparsi per il vasto mondo che reagiscono prontamente con 66 like e 3 condivisioni: tra i mi piace spicca il nome di Anna Ferretti in procinto di rivelarsi a breve sua potenziale avversaria elettorale (e altri nomi significativi).
Invece il 13 gennaio Montomoli e signora (nonché neo amministratrice delegata) hanno donato tamponi antigenici rapidi alle Sorelle dei poveri di Santa Caterina da Siena e la pagina facebook di Vismederi li ha così inquadrati alle spalle delle destinatarie del beneficio
Intanto Siena News ci informava che Marco Falorni, capo della sua propria lista sedicente civica e, in contemporanea, esponente di rilievo e candidato alle politiche di Noi Moderati, il partitone di Lupi, ha dovuto scegliere i partiti (i partiti si sostengono a vicenda) e si è incontrato con i rispettivi capi nella lussuosa sede di Fratelli d’Italia alla Lizza per rivolgere ai riluttanti ricciarellosi — tuttora al governo locale con essi partiti — un ultimativo e minaccioso aut aut. Dite voi se debba prevalere una lacrimuccia addolorata o il giocoso sberleffo.
Non passa un giorno e arriva la notizia, questa davvero dolorosa e cattiva, che il gruppo Nannini del suddetto magnate, annuncia assunzioni e, intanto, spedisce lettere di licenziamento. Ganzo. Cresce un senso, tutt’altro che tenue, di ripugnanza.
In simultanea, mentre è ancora fresco il ricordo della dura rampogna delle destre a Valentini del 2018 circa l’inopportunità di fare nomine nell’imminenza delle elezioni, arriva la notizia che al Santa Maria si apre il bando per il direttore, posto restato vacante per 4 anni.
Va su tutti i giornali la crisi della Biblioteca comunale con la direttrice invisa in quanto competente e capace e obbligata alla strenua resistenza…,un deja vu che ricalca le precedenti cacciate della direttrice dell’ASP con apposito Statuto ad personam, del presidente Franco Caroni dell’Associazione Siena Jazz (da lui fondata nel 1977 e ora consegnata a Rosso, Giusti e &), del tentativo di espellere Anna Carli dalla presidenza dell’Istituto Franci (per ora non riuscito per interventi ministeriali) che si aggiungono alle numerose azioni contro dirigenti e funzionari comunali che spaziano dall’emarginazione all’allontanamento spontaneo: una cosa mai vista in passato. Intanto si perdono finanziamenti e la macchina comunale fa acqua da tutte le parti.
Arriva anche la notizia che Sara Pugliese, già assessora di De Mossi, dimissionaria perché l’amministrazione — disse — era troppo di destra, nuova amministratrice delegata della Holding Vismederi di proprietà del marito Montomoli, è stata nominata responsabile del Comitato elettorale del marito medesimo (Siena Free 19.1.23): magari ci sbagliamo, ma non vi viene in mente quella notissima definizione di familismo (amorale) rivolto a massimizzare i vantaggi materiali e immediati della famiglia nucleare ?
E, come ci si aspettava da tempo, Montomoli, ca va sans dire, è stato nominato ed imposto come candidato dal livello nazionale a seguito dell’ovvia constatazione che il suddetto, essendo imprenditore/padrone di tipo tradizionale, abituato a comandare su tutto, quindi autoritario e uomo della provvidenza una volta trasferito in politica, presenta tutte le caratteristiche per fare il candidato sindaco dei partiti di destra ovviamente nascondendole dietro la comoda etichetta di civico, esattamente quello che cinque anni fa è riuscito a fare De Mossi. Gli elettori sono pronti a cascarci una seconda volta? Gli elettori forse no, ma il Partito Democratico?
Questa è un’altra storia: Anna Ferretti, scelta dal PD come candidata e in procinto di competere in elezioni primarie con Ernesto Campanini, già consigliere comunale di Sinistra (radicale) per Siena, ha rilasciato un’intervista a La Nazione tutta intrisa di benevolenza ed amore cosmico e assoluto in cui nemmeno cita di striscio (si sarebbe detto una volta) le destre e i ricciarellosi. Letti e conosciuti molti commenti preoccupati su questa bizzarra omissione, Ferretti, già assessora PD, rilascia una sorridentissima video-intervista dai toni morbidissimi e condiscendenti a Siena Post nella quale continua ad ignorare la stessa esistenza dei partiti di destra, afferma a proposito delle responsabilità del partito dal quale era già uscita che “il passato è passato” (minuto 9.30), se la prende col civismo e con Fabio Pacciani (minuto 8,50: dietro di lui ci sono moliti PD — magari vogliamo domandarci il motivo?) e afferma (minuto 13,30) con ecumenica lusinga che “siamo tutti al servizio della città”.
Sembra insomma che la candidata del PD voglia ribaltare quella terribile definizione di Rino Formica (la politica è sangue e merda), rifugga al tempo stesso dalla classica definizione della politica come arte di governare e di amministrare componendo interessi, neghi perfino che la politica dovrebbe avere il compito di limitare il Potere e la forza che esprime, finendo per abbracciare una visione edulcorata e indistinta con qualche scivolone verso l’antico consociativismo.
A sua volta Montomoli, ricevuta l’investitura e liberato dal rischio di dover competere con Castagnini in elezioni primarie, così dichiara: ACCOLGO (sic) con favore i partiti del centrodestra anche se resto un candidato civico. I partiti che vengono “accolti con favore” (che fortuna!) dal falso civico rappresentano un’immagine chiara della totale confusione di ruoli e di prerogative. Poveri partiti! Sono dunque rassegnati in eterno a subire la megalomania e il complesso di superiorità delle persone che riescono a candidare?
Poi, parlando di Montomoli, è impossibile tacere la sua risposta alla domanda della giornalista: Come si comporterà con i suoi ruoli all’Università e a Vismederi? Egli, infatti, risponde testualmente: mi occuperò solo in maniera marginale di Vismederi dove sono presenti MANAGER capaci che possono svolgere le mie funzioni. Con il che, con ogni evidenza, l’aspirante sindaco chiarisce e confessa (se ce ne fosse ancora bisogno) che le sue funzioni in azienda sono state e sono funzioni tipicamente manageriali e pertanto incompatibili con l’esercizio della sua attività di professore ordinario dipendente pubblico e soggetto come tale al divieto di svolgere attività private (come già abbiamo ampiamente dimostrato), Si aprono così scenari di scarsa propensione alla legalità e ai doveri del potenziale chiamato a cariche elettive oltre alle evidenze di colossali conflitti di interesse.
Abbiamo fatto solo alcuni esempi tra i più eclatanti di quella che potrebbe sembrare un’intricatissima telenovela. Poi ci sarebbe l’attenzione che la Corte dei Conti ha rivolto verso Sigerico spa, e via dicendo.….
Se ne riparlerà, ma, intanto, non possiamo tacere sull’inutile vanto fondato sul nulla, che, a chiacchiere, questa amministrazione ormai allo stremo tenta di raccontare sui progetti del PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA. Ora tutti sanno: A) che il Piano di ripresa e resilienza ha la durata di sei anni dal 2021 al 2026 B) che due anni sono già trascorsi C) che in sede nazionale è stato disposto che i progetti PNRR (progetti e non MERE ipotesi di lavoro) debbano essere pubblicati nei siti ufficiali nazionali e nei siti delle varie istituzioni locali e segnatamente dei Comuni.
Partendo da questo, se andate a visionare il sito ufficiale del Governo Italiano ITALIA DOMANI, link: https://www.italiadomani.gov.it/it/strumenti/documenti/archivio-documenti/piano-nazionale-di-ripresa-e-resilienza.html e cercate il Comune di Siena .… non trovate nulla di nulla.…
Se, invece, aprite la sottopagina “Amministrazione trasparente” del Comune di Siena — link: https://www.comune.siena.it/index.php/node/2810 — non trovate reali progetti ma solo un elenco di enunciazioni, qualche articolo di boriosa auto-incensazione e numeri di milioni di euro riportati senza alcuna concreta indicazione e senza alcuna doverosa distinzione tra Progetti in corso di predisposizione, Progetti presentati e in attesa di finanziamento e Progetti finanziati.
Per quello che, in assenza di precisazioni al momento inesistenti, si riesce a capire, non ci sono progetti finanziati, anzi non ci sono progetti ma solo intenzioni e, pertanto, siamo abilitati ad affermare che, quando la morente amministrazione De Mossi non fa danni, si diletta a prendere in giro i senesi.
E, allora, un appello a bassa voce. Siamo ormai alle porte coi sassi, come dicevano i nostri antichi. Se ci volete dare una mano, per il bene comune e per la rinascita, questo è il momento giusto.
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