Il Terzo Polo Civico e, singolarmente, le formazioni che lo compongono, Civici in comune, Idee in comune, In Campo, LogoSiena, Per Siena e Sena Civitas
prendono atto
dell’appello alla mobilitazione per il 14 febbraio per il Santa Maria della Scala.
Sono certi che di fronte a una questione strategica per la conservazione di una memoria storica, matrice autentica per lo sviluppo di Siena non possano valere gestioni particolaristiche e, per questi motivi, il Terzo Polo Civico e, singolarmente, le formazioni che lo compongono, mentre lasciano ai propri aderenti la libera scelta di adesione personale all’appello per la mobilitazione del 14 febbraio, sono convinti che il Santa Maria della Scala debba essere salvato prima di tutto dalle scelte politiche sbagliate di questo Comune all’insegna, in alcuni casi, di scarsità nelle competenze per il consiglio di amministrazione e dello stesso comitato scientifico e dalla pratica ancora vigente del trasversalismo politico come nel caso della nomina del presidente.
Denunciano
l’approssimazione e la confusione amministrativa evidenziata nel passaggio delle competenze a Si.ge.ri.co con un atto generico del 9 febbraio 2022 fatto all’ultimo momento e nella predisposizione di un bando di selezione pubblica poi sospeso dalla medesima società.
Tutto ciò premesso
la vicenda in oggetto è significativa di un modo di amministrare che deve essere abbandonato per ritrovare una capacità amministrativa all’altezza degli accadimenti e metodi di selezione trasparenti negli incarichi di governo capaci di riconoscere le esperienze più adatte alle singole responsabilità in gioco.
Per abbattere questo stato di cose divenuto intollerabile e frutto di ricorrenti ricadute è nato l’impegno del Terzo Polo Civico.
Ben fatto però devo dire che sarebbe stato meglio anche nel passato manifestare contro tutto quello che hanno fatto i governi passati e quello attuale che quasi sempre nelle loro scelte hanno preferito “sistemare” le loro persone piuttosto che mirare ad un miglioramento e ad una trasparenza del bene pubblico