Appena riavutosi dall’amaro della sconfitta e sollecitato dai suoi elettori, Fabio Pacciani ha lasciato il Gruppo consiliare Per Siena, nel quale, essendo stato eletto come candidato sindaco di tutto il Polo Civico, un meccanismo tecnico regolamentare che non tiene conto della volontà degli elettori, l’aveva inutilmente e burocraticamente relegato.
Piccini — che parla tuttora in nome e per conto di Per Siena e del consigliere Vanni Griccioli nonostante l’asserito profondo rinnovamento che ha istituito la Presidenza della taciturna Rebecca Mori — aveva preceduto la notizia di un giorno promettendo nel suo Blog personale che
…il movimento Per Siena .… soggetto che rappresenta l’idea di un civismo libero da condizionamenti di parte .… porta avanti il programma che ha raccolto il 23 per cento degli elettori .…
Per la verità la lista Per Siena ha raccolto il 6,38% dei voti contro il 21,3% del 2018 perdendo più dei due terzi dei consensi ottenuti cinque anni fa.
Che Per Siena, poi, porti avanti il programma del Polo Civico Siena, è tutto da dimostrare: per ora si sa che si è affrettata ad astenersi sulle linee programmatiche del sindaco Fabio che si è guardata bene dall’istituire un assessorato alla Partecipazione, trasparenza e legalità, che non ha aderito alla Carta di Avviso pubblico e ha recuperato, in compenso, l’orrore dei Consigli di area deliberati ai tempi del suo predecessore, autoritari e di nomina sindacale, strumenti di controllo burocratico che sono il contrario assoluto di ogni ipotesi di partecipazione dei cittadini.
E, per ora, si è visto che Per Siena ha votato a favore della delibera sulle nomine in contrasto coi documenti che aveva sottoscritto nel Polo civico, salvo presentare una tardiva mozione di parziale recupero: e questo sarebbe, secondo Piccini, un civismo “libero dai condizionamenti di parte”.
Così oggi, rispetto alla coalizione elettorale che aveva raccolto vari leaders (molto) interessati ai loro destini personali, abbiamo da un lato
- Per Siena (6,38%), Sena Civitas (4,35%) e Siena Sostenibile (3,86%), che hanno avuto complessivamente il 14,39% (e tre consiglieri) e che hanno in vari modi abbandonato il civismo politico decretando la morte del Polo civico
e, dall’altro, i cittadini che hanno dato i loro voti nella misura complessiva del 8,87% a
- SI’ Patto dei cittadini (2,59%), Civici in comune (1,84%), In Campo (1,74%) e personalmente a Pacciani (2,70%), che hanno ottenuto un solo consigliere e che proveranno a portare avanti la prospettiva del civismo politico basandosi sul loro impegno generoso anziché sul cinismo utilitaristico di leaders che continuano ad agire secondo le logiche del passato.
E poi ci si chiede com’è che a votare ci siano sempre meno persone