Augusto imperatore decise nel 18 a.c. che, per il mese che gli fu poi intitolato (sembra facesse calduccio anche allora), i contadini avrebbero potuto sospendere il duro lavoro dei campi; non siamo informati sulla quantità di battaglie storiche combattute in agosto, ma tenderemmo ad escludere che si scegliesse questo periodo per scontrarsi in armi; anche se a Parigi raramente si superano i 26 gradi, la stessa presa della Bastiglia avvenne il 14 luglio, la Rivoluzione americana iniziò a marzo e la Rivoluzione d’ottobre … lo dice la parola. Eppure in agosto non cessano le attività umane e, anzi, possono abbondare esternazioni e rilevanti prese di posizione. Eccone alcune tra le tante.…
I dentisti scendono in campo. Dopo Pacciani, arriva pure Pallassini, celebrato da Forza Italia come “apertura alla società civile”; buffi questi partiti… ormai senza società civile non sanno come fare. Pallassini dice di essere liberale, ma propugna il ritorno alla famiglia patriarcale. Qualcuno vorrà spiegare al dottore che
“si definisce come patriarcale un tipo di famiglia contrassegnata da una rigida separazione dei ruoli fra i suoi membri, sulla base del sesso e dell’età, e da relazioni di autorità fortemente asimmetriche fra marito e moglie, genitori e figli .… ”
E’ una visione maschilista dei rapporti tra i sessi che considera la donna in posizione subordinata. Forse potrebbe essere la combattiva Lorenza Bondi neoconsigliera forzista a ricordare al suo compagno di partito che la Costituzione Repubblicana è in vigore dal 1948 e che non è bello scoprire che i nostri politici la ignorano.
°°°
La Nazione ci informa che i dieci milioni di euro (aumentati di cinque milioni di finanziamento comunale) destinati da anni e anni (Bando delle Periferie, 2017 !) ad opere pubbliche come la pista ciclopedonale dalla Strada Fiume ai Due Ponti, la Casa delle Associazioni di Taverne, la Biblioteca- sala di lettura dell’Università per stranieri, il “contratto di quartiere” di S. Miniato, i percorsi pedonali lungo le Mura (tutti interventi di grande rilevanza sociale e turistica) e poi bloccati dall’ineffabile dis-amministrazione De Mossi, confluiranno nel calderone del PNRR di cui nessuno riesce più a capire ammontare, caratteristiche e fasi di avanzamento. Aspettiamo chiarimenti dalla nuova Amministrazione.
°°°
Quelle facce bianche rappresenterebbero, ci dice il Sindaco, l’insostenibile leggerezza del Palio, insomma, se abbiamo capito bene, il bisogno di smussare le passioni… Sarà… Onore all’OCA che l’ha vinto al termine di una carriera bellissima, ma, per la verità, anche senza scomodare René Magritte o Gideon Rubin, possono venire in mente altre considerazioni. I volti vuoti del Palio — perdonateci — ci riportano ad una visione livellatrice, anonima, fanno pensare all’annullamento delle differenze, distruggono la drammaticità delle passioni e del presente, ci rendono oggetti senza carattere, richiamano l’incomunicabilità, l’incapacità a farci riconoscere e dialogare. Si pongono contro il pensare libero e diversificato. A pensarci, scoraggiano perfino la partecipazione …
°°°
Pier Luigi Piccini, cavaliere della Repubblica, laureato in filosofia e storia dell’arte, con licenza in teologia, è definito da Wikipedia un uomo politico italiano e come tale lo abbiamo conosciuto sempre in prima fila per un periodo che sfiora ormai il cinquantennio. I giornali senesi lo danno al nastro di partenza per la nomina al Santa Maria della Scala. Lui, rispondendo a Duccio Rugani che aveva fatto malizioso riferimento all’attesa degli esiti dell’astensione di Per Siena sulle linee programmatiche di Nicoletta Fabio (astensione che, per una norma del regolamento del Consiglio, vale come voto favorevole), scrive che
… al momento opportuno, quando l’Amministrazione comunale – indipendentemente dal vincitore delle elezioni – avesse proceduto al rinnovo della governance del Santa Maria della Scala, avrei fatto la mia regolare domanda. Come tale bisogna interpretare la questione: non ha nulla di politico, ma di tecnico e ha, per me, come unico punto di riferimento, i titoli che metterò nel curriculum .….……
Non si può che concordare: come non sono accettabili le pratiche di favore clientelare, allo stesso modo sarebbe intollerabile una discriminazione in negativo basata sull’appartenenza o sulle idee politiche. Restano tuttavia alcune ulteriori domande che, proprio per chiarezza, dobbiamo rivolgere a Piccini:
- se la “questione” ha da essere tecnica e non politica, per quale motivo Per Siena, dopo essersi (benevolmente) astenuta sulle linee programmatiche di Nicoletta Fabio, ha poi deciso di esprimere senza riserva alcuna un voto pienamente favorevole sulla delibera consiliare delle nomine del Comune che vediamo identica a quella precedente? non crede che tale decisione si presti ad essere interpretata come captatio benevolentiae da parte di chi ha il potere di nomina?
- non ritiene Piccini che il voto favorevole contrasti con quanto riportato nel Patto coi cittadini a suo tempo sottoscritto da Per Siena per il Polo Civico che così recitava: “3. Nomine e meritocrazia. Le nomine di competenza del Comune dovranno essere effettuate seguendo modalità chiare e trasparenti, in taluni casi anche attraverso inviti. Saranno definiti i requisiti di accesso basati su curricula, esperienze e realizzazioni nei campi sottoposti a nomina.….” . Non crede a tale proposito che la delibera consiliare non risponda a tali caratteristiche?
- Non si avvede egli che la delibera consiliare approvata da Per Siena è la medesima che ha consentito in passato di nominare — tanto per fare qualche esempio — Lucia Cresti al S.M.S., Castagnini e poi Tafani a SIGERICO, Martini a Siena Casa, etc, etc, etc. ?
°°°
Stefano Bisi, il gran Maestro, è tornato! Intervistato a Siena TV ne dice un paio degne di nota. La prima :
Il termine Groviglio Armonioso è stato coniato molto tempo prima rispetto a quando, poi, è diventato famoso, ma aveva un’accezione positiva. Voleva indicare quel contesto virtuoso nel quale amministrazioni, enti e persone collaborano a fini di rendere grande la città. E così è stato per secoli. Poi qualcosa si deve essere inceppato.…
Aveva un’accezione positiva, dice..: il Gran Maestro, che da giornalista dovrebbe ben conoscere il lessico materno, pensa di avere maturato il Potere di riscrivere la lingua italiana, ma questo non fa parte delle sue prerogative. Groviglio (che lui ha battezzato all’indomani della disfatta senese — l’inceppatura, appunto — a cura di Mussari & co., partenogenesi, da Bisi assistita, del groviglio medesimo) significa solo:
Gruppo di fili arruffati, e per estens. d’altre cose che formino come un nodo o un ammasso intricato: un g. di refe, di spago, di filo spinato; un g. di lamiere contorte; un g. di serpi; un g. di persone. In senso fig., insieme imbrogliato e confuso: un g. di notizie, di concetti affastellati; un g. di contrastanti sentimenti; un inestricabile g. di passioni e d’interessi era sorto per quell’eredità…” (vocabolario Treccani)
e ci piace sottolineare gli “interessi” .…
Bisi ha provato a mettere armonioso, un ossimoro che accentua la volontà di ingarbugliare vieppiù le cose; viene in mente il colloquio del Conte zio e del Padre provinciale: “.… A voler trovarne il fondo (del groviglio), o non se ne viene a capo, o vengon fuori cent’altri imbrogli. Sopire, troncare, padre molto reverendo: troncare, sopire…”
La seconda cosa, invero fantastica.…
(nel 2024) “… tornerò semplice fratello. In questi anni mi sono battuto per dare trasparenza… ho cercato di mostrare chi siamo, ma mai dirò i nomi dei miei fratelli”…
E — a parte gli ossimori — concordiamo che faccia bene a non farli, anzi benissimo. Lo avrebbe dovuto fare anche Emanuele Montomoli, stare nell’ombra, approfittare della trasparenza segreta (o del segreto trasparente) garantita dall’organizzazione: se così avesse fatto anche lui, oggi la Massoneria (e Stefano Bisi), in barba ai partiti, avrebbe potuto vantarsi di avere un fratello al pieno comando del Comune di Siena.