Buongiorno Norma, buondì Brunero.. .. il tono non è disperato, né balbettante, semmai incerto.…
Ecco un altro “vecchio pieno di rabbia”… E ora?
“Vecchio pieno di rabbia” .….. certo, coi casini che hanno fatto! E ora? le domande si moltiplicano. Uno: che fa il Polo Civico? Due: che fa Pacciani? Tre: che fa ognuno di noi che ha lavorato ad un progetto di rinascita? Quattro: e, soprattutto, che fine fa il progetto? e magari se ne potrebbero trovare anche altre.…
Non tutte le domande sono attuali, però. Ora ci sarebbe l’urgenza di decidere per il ballottaggio…
E’ vero ma tutte le domande sono strettamente collegate e secondo me, se si pensa che il progetto è importante, vanno tenute tutte insieme.
Hai ragione. Dunque metterei in primo piano due rischi, forse tre.…
Alza la mano e mostra il pollice, poi l’indice, poi il medio…
Il primo è “abbiamo scherzato tutti a casa”: un anno e mezzo di lavoro per niente e la fine di un’idea nuova di governo delle nostre cose non delegato completamente al comandante di turno che, come De Mossi, non ha mai pensato all’interesse generale.….
E, questo è scongiurato; Per Siena, Civici in comune, Siena Solidale, Si Patto dei Cittadini, In Campo, Riscrivere Siena, Idee in comune, manca qualcuno? hanno confermato l’impegno. Magari non sarebbe male qualche aggregazione, per semplificare. Qualcuno ci sta provando…
Va bene, tutti l’hanno scritto e confermato. Poi c’è qualcuno dei potenti del sistema Siena, quelli che non mossero un dito contro Mussari e Mancini come il sindaco Cenni che ha scritto che Siena Sostenibile se n’era andata… Ma dai, ma dove l’ha trovato? ma chi gliel’ha detto? Ma si vergogni… Semmai se n’è andata Sena Civitas, insomma Claudio Marignani. E questo rende plasticamente l’idea del secondo rischio: un’occasione così per portare a casa qualcosa dal ballottaggio non ricapita di certo…
Vabbè, Marignani… venne via da De Mossi perché non gli avevano dato quello che avevano promesso e perché l’Appolloni fece la giravolta e li abbandonò… Sembrava che, approvando i fantastici documenti del civismo politico non servile si fossero politicamente riscattati… Lasciamo perdere. A parte loro, anche il secondo rischio, quello di far prevalere le convenienze, così praticato in politica, sembra superato. E il terzo?
Il terzo mi sembra quello della trappola della scelta collettiva per l’una o per l’altra. In teoria si potrebbe ipotizzare che, dovendo scegliere tra due persone (e relativi ideali), si soppesino i pro e i contro considerando chi rappresentano e quello che si può prevedere che facciano. E le previsioni sono piuttosto nere, nell’uno e nell’altro caso. Da una parte hai una signora retta dai partiti che ancor oggi e per cinque anni hanno mantenuto De Mossi e il suo cerchio magico al potere (lo so, tutti lo chiamano ricciarello … pensando al marchio Nannini, alla Sielna, ai processi…): se hanno fatto questo, non si capisce perché dovrebbero ora cambiare. Dall’altra hai una signora esponente di un partito che ha combinato qualche (piccolo) guaio (non tanto tempo fa) e che ha qualche dirigente (non secondario) che con quel ricciarello magico ha intrattenuto e perpetuato salde relazioni. Non facciamo nomi locali, magari pensiamo all’attuale presidente della Regione toscana e fermiamoci qui.….
.…E, dunque, dove sarebbe la trappola?
Aspetta, stai calmo… ti ricordi quanti anni hai? Allora .… in astratto il Polo Civico potrebbe scegliere una delle due, ma in concreto sconfesserebbe la sua stessa ragion d’essere: il civismo ha ottenuto quasi il 23 % perché ha criticato questa e quella, se una delle due avesse convinto, il civismo non ci sarebbe, ma solo liste civetta (che, ovviamente, non sono civismo, ma, semmai, appendici o … sgabelli) E, dunque non resta che riconoscere la piena libertà di ognuno di votare come gli pare…
Hai ragione, altro non si può fare. Anzi, a rigore, non è nemmeno corretto dire che il Polo Civico lascia ai propri elettori libertà di voto, come dicono i partiti che si rivolgono a iscritti e militanti, perché ciascun elettore del Polo Civico questa libertà ce l’ha già e nessuno gliela può, non solo negare, ma nemmeno riconoscere essendo un suo diritto pieno e inviolabile. E poi, che elettori consapevoli sarebbero questi seimilacentoventitre se non fossero in grado di decidere senza l’imbeccata esterna?
Bello! Dunque il Polo civico, dopo aver ribadito la sua compattezza, può e deve fornire le “istruzioni per l’uso” e ognuno individualmente assume la responsabilità della propria decisione…
Ferma un attimo! Allora bisogna anche pensare a cosa potranno fare gli eletti del Polo Civico in consiglio comunale che saranno minoranza… comunque vadano le cose…
Certo. Faranno opposizione. Non quella blanda del PD con De Mossi, ma quella vera di Per Siena e In Campo che hanno indicato la strada. Un’opposizione seria per rispetto ai seimilacentoventitre e con un’indispensabile organizzazione esterna di supporto. Se si crede nel progetto civico e se ne riconosce l’importanza, il Polo Civico deve restare saldo e forte. Ce la farà?
Sai, a parte Marignani (si sapeva che ci sarebbe restato solo se avesse vinto, ma quei mille voti potevano essere necessari per andare al ballottaggio…), Per Siena, In Campo, Siena Sostenibile, Civici in comune, Idee in comune, grandi o piccoli che siano, hanno qualche anno alle spalle, un’organizzazione minima e un progetto elaborato in un anno e mezzo di lavoro comune. E poi c’è Fabio Pacciani, determinato a fare la sua parte con lo stesso entusiasmo con cui è andato Strada per strada, ha seguito i convegni, ha partecipato agli open space technology…
E’ vero, c’è un Progetto, con la P maiuscola. Un patrimonio da non disperdere. Anzi, lo sai che mi viene in mente? Questo Progetto è condensato nel Programma “Una primavera civica per Siena” PCS programma Pacciani . Magari nessuna delle due signore lo vorrà fare, per carità, ma, siccome fanno tutte e due sfoggio — poco credibile — della loro indipendenza dai partiti, se una, putacaso, fermo restando che il Polo Civico non entrerà giammai in una maggioranza, decidesse di acquisire in toto e fare suo questo Programma (che riassume il Progetto dei cittadini attivi) e di provare ad attuarlo insieme ai cittadini stessi, senza dicktat dei partiti e guardando solo al bene comune… ? Eh, non succederà di certo, ma se dovesse succedere, allora ogni elettore del Polo Civico avrebbe da riflettere sul fatto che quel Progetto di rinascita è entrato nell’agenda cittadina e può diventare una bussola per il futuro, e anche per il singolo voto tra una settimana).
Perbacco. sarebbe divertente. Soprattutto lo sarebbe se, una volta acquisito il programma, chi l’ha fatto, volesse rilanciare sugli strumenti di partecipazione di cui si è parlato altre volte: un regolamento per le nomine, un centro di formazione della classe dirigente, la pubblicità dell’agenda degli incontri degli amministratori coi portatori di interessi, le Citizen Democracy (*), un collegio popolare di garanzia di cittadini esterno, un assessorato alla trasparenza e alla partecipazione, interrogazioni popolari, monitoraggio permanente.…
Brunero ha assunto un aspetto vagamente ieratico e Norma lo riporta in terra bruscamente.
Si, vabbè, sogna, soooo.….…
______________________
(*) vedasi sul web.
Sarebbe importante non fermare la corsa di un treno prima che sia arrivato a destinazione.. l’obiettivo chiaro in mente deve rimanere focalizzato per provare comunque a raggiungerlo. Fare il “garante” è un ruolo forse più difficile che tirare il filo.
Vabbè, non s’è mai visto un candidato che rinunci al suo programma acquisendo in toto quello di uno che ha ricevuto meno voti.
Evidentemente Norma e Brunero iniziano ad avere problemi evidenti di senescenza neuronale.
Quindi?
Lasciando perdere la fantapolitica, quelli che al primo giro vi hanno votato che devono fare?
Ecco.…interessante. Norma e Brunero, sicuramente anziani, sono tanto moderni e innovatori da lanciare la proposta rivoluzionaria che i candidati facciano quello che, finora, “non si è mai visto fare” .… Perciò essendo anziani, ma innovatori, sono insultati come vittime di “senescenza neuronale”. Poi ci sono i non-anziani talmente conservatori da essere sicuri che ciò che non si è fatto prima, non si possa tentare giammai.…
Sfugge inoltre al “detrattore di anziani” Balestrazzi che Norma e Brunero hanno sempre presentato linee di un progetto di rinascita civile che, finora, i partiti, tesi all’autoconservazione e all’immobilismo, cioè al vecchiume, hanno sempre rifiutato.
Comunque il lettore ci chiede che cosa debbano fare gli elettori: il Polo Civico lo ha scritto in tutti i documenti, il Blog l’ha detto, l’hanno detto perfino Norma e Brunero nonostante la “senescenza”: gli elettori del Polo Civico possono/devono scegliere INDIVIDUALMENTE e in piena libertà la candidata che mostri di essere vicina al progetto del CIVISMO POLITICO.
Non è difficile, via…
La Redazione.
Bene, ma un elettore un po’ duro e piuttosto anziano quale io sono, non smart come Norma e Brunero, affezionato a vecchi concetti come ad esempio l’aspettarsi linee di indirizzo da parte dei politici (civici, ma pur sempre politici cribbio!) scelti come riferimento, potrà sentirsi smarrito di fronte alla surreale alternativa proposta? In pratica ci è stato detto: “ragazzi, se un candidato adotta in toto il programma del polo civico votatelo, altrimenti liberi tutti”. Uno scemo come me si sarebbe aspettato un Pacciani, o chi per lui, che suggerisse con programmi e sensibilità civica in mano chi delle due fosse più affine al CIVISMO POLITICO. Invece niente, ci becchiamo la scelta libera e individuale, una ovvietà che solitamente nasconde il tentativo di far balenare spinte sottobanco da portare all’incasso dopo le elezioni con chiunque le vinca. Ma io non voglio pensar male e ve la do per buona. Il polo civico si sta comportando così per pura e semplice pochezza politica e per conseguente mancanza di rispetto nei confronti del 23% di concittadini che gli ha dato fiducia nel primo turno
Del resto siamo civici, non politici.
Nessuna delle due candidate si mostra affine al CIVISMO POLITICO, sia l’una che l’altra utilizzano una falsa nozione di civismo in modo strumentale. La scelta di chiedere l’acquisizione del programma era rivolta esattamente a smascherare queste posizioni strumentali. Al momento nessuna delle due si è mossa di una virgola. Anche nel confronto di oggi pomeriggio hanno confermato ambedue di non avere niente di cui pentirsi né da aggiungere alla campagna elettorale che hanno condotto. Se il civismo avesse scelto una delle due si sarebbe evidentemente allineato senza plausibili motivazioni al solito vergognoso MERCATO DELLE VACCHE cioè a quella che promette di offrire di più (salvo smentirsi il giorno dopo come fece De Mossi con Sena Civitas).
La Redazione
Riporto un estratto dell’articolo di Pierluigi Piccini apparso su “Il Cittadinoonline”, dal titolo: “Perché ha senso ancora il vero civismo politico?”
Nell’articolo si legge quanto segue (e condivido):
“Perché guarda in faccia alla realtà, dice le cose come stanno: è laico, diffida delle ideologie, propone soluzioni. Non fa parte del cerchio magico delle convenzioni anche linguistiche e dei trasversalismi politici che cerca, viceversa, di smascherare.
Certo, per progredire ha bisogno di una situazione locale (e non) poco conflittuale, ha bisogno di un elettorato che non abbia paura delle novità, che si crea il proprio futuro confidando sulle sue forze e sulla sua capacità progettuale: insomma, di cittadini consapevoli. Il civismo guarda alle persone, tutte, come comunità. Non è socialmente divisivo”.
Parole su cui è difficile — credo — non concordare. E che ne pensano le candidate Sindaco Fabio e Ferretti?
Cosa dovrebbero dire a uno che ha appena scritto che quelli che le hanno votate sono retrogradi e cittadini inconsapevoli?
Non si sa se le candidate pensano o se seguono direttive eterodefinite. O forse si sa pure. Ma è irrilevante.
La Redazione