Il campolargo, in verità, siamo noi, cittadini attivi e società civile partecipante.

O Brunero, fer­mati con quel car­rel­lo! Me la spiegher­esti una cosa? Ma questo cam­po­largo … ma cosa sarebbe? Un raduno? una par­ti­tona di cal­cio? Una mas­sa di gente e via.…?

Codes­ta cosa, cara mia, la vol­e­va fare — e lo promise a tut­ti pri­ma di essere elet­to nel 2021 — Enri­co Let­ta  met­ten­do da parte per una vol­ta i sim­boli di par­ti­to e unen­do gli elet­tori dei par­ti­ti del cen­trosin­is­tra - ma non i par­ti­ti  —  e la  soci­età civile. Niente da fare. Si è oppos­to il PD locale, quel­lo che con­ta dietro le quinte, il soli­to  Cec­cuzzi.…. e alcu­ni pic­coli par­ti­ti gli sono andati dietro

O perché?

Sec­on­do me, in parte ha preval­so  l’er­ra­to bisog­no di riven­di­care l’orgoglio fer­i­to di par­ti­to. orgoglio  revan­scista, restau­ra­tore e pure un po’  masochista .… che cer­ca di guadagnare tem­po per can­cel­lare il ricor­do dei mis­fat­ti e sceglie di perdere nel 2023 per vin­cere nel 2028… Un po’  per non dispi­acere alle quinte colonne sparse in questi anni nel­la com­pagine avver­saria (che poi tan­to avver­saria non è.….). tan­to i nomi li san­no tutti.…

 Oggi, però, han­no scel­to Anna Fer­ret­ti .…

Si… ci han­no bat­tuto il naso molte volte con una sfilza di can­di­dati for­ti, poi fan­no queste buffe pri­marie con­trap­po­nen­do ipocrita­mente il per­dente annun­ci­a­to Cam­pani­ni (che con­ta su un pre­mio di con­so­lazione) e la sicu­ra vin­cente  Fer­ret­ti, tito­lare effet­ti­va del Potere dei più buoni, can­zone del 1998 di Gior­gio Gaber, ora ricor­da­ta da Pier­lui­gi Pic­ci­ni, che vale la pena di risen­tire.… Cer­cala su Google…  Gaber ave­va pre­vis­to tutto„„

Comunque quel  cam­po­largo non c’è più, non c’è nem­meno un cam­pome­dio, forse è diven­ta­to tan­to stret­to da diventare un orto, o un orti­cel­lo.… mag­a­ri belli­no, ma tan­to  innocuo per la destra quan­to divi­si­vo per l’ opposizione… .

Ma potreb­bero andare al bal­lot­tag­gio, no?

Non sarà facile, anzi, se guar­di i numeri delle ultime elezioni: ammin­is­tra­tive del 2018 e politiche, 2021 e 2022, sem­bra una mis­sion impos­si­ble.

E allo­ra? Sec­on­do me, siamo in piena emer­gen­za demo­c­ra­t­i­ca: la nos­tra infat­ti non è la destra menopeg­gio di Pisa, di Gros­se­to o di Arez­zo, qui il bloc­co di potere si chia­ma ric­cia­rel­lo magi­co, erede diret­to del groviglio armo­nioso di infaus­ta memo­ria, approva­to anche dal Bisi, grande (?) mae­stro che quel ter­mine ebbe a coniare e che il PD fin­ge di ignorare.…

Il cam­po­largo vero, cara Nor­ma, siamo diven­tati noi del Polo Civi­co, quel­li del civis­mo ver­ace, quel­lo di Fabio Pac­ciani.

Nor­ma si allon­tana lenta­mente, poi si vol­ta e sus­sur­ra ridacchiando:

     me-no-maa-lee-che-Fabioooo-c’è…   

 

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