Ma, alla fine, che c’è rimasto da capire?

In molti si inter­rogano sul­la vicen­da di Viv­i­fortez­za e del Comune che non rin­no­va la con­ces­sione del bas­tione S. Domeni­co per bar e con­cer­ti estivi.

Tra i com­men­ti di queste ore indichi­amo quel­lo, gius­ta­mente duro, di Katia Vasel­li  su Siena News (https://www.sienanews.it/toscana/il-vizio-peggiore-di-siena-si-esibisce-in-fortezza/), quel­lo, più politi­co e che apre sce­nari di con­flit­to di inter­es­si, di Pier­lui­gi Pic­ci­ni (https://pierluigipiccini.it/archives/dal-buy-food-alla-fortezza/), una (ormai con­sue­ta) poe­sia di Francesco Bur­roni (https://www.facebook.com/ francescoburroni/posts/10228371819582826),  un’al­tra di Sil­via Goli­ni posta­ta dal­lo stes­so Bur­roni (https://www.facebook.com/francescoburroni/ posts/10228381483984430) e, alla fine,

anche un inaspet­ta­to fuo­co ami­co a cura dei famigerati “fratel­li” (fratel­li di chi?) https://www.gazzettadisiena.it/vivifortezza-benini-e-michelotti-nessun-ritorno-allimmobilismo/

Il bersaglio sem­bra Ste­fa­nia Fat­tori­ni, fres­chissi­ma asses­so­ra al com­mer­cio e tur­is­mo e, tramite lei, l’at­tac­co si riv­olge diret­ta­mente a Lui­gi De Mossi che, dopo quat­tro anni esat­ti, l’ha volu­ta al pos­to del fiorenti­no Tirelli.

Da tem­po si sente par­lare del­l’in­sof­feren­za del par­ti­to del­la Mel­oni ver­so il sin­da­co e l’oc­ca­sione è apparsa ghiot­tis­si­ma.  Dal can­to nos­tro ci per­me­t­ti­amo di aggiun­gere qual­cosa, non per sug­gerire mosse ad Enri­co Tuc­ci, scal­tro com­mis­sario provin­ciale di FdI, ma per­ché mon­i­to­ri­amo la trasparen­za del­la pub­bli­ca ammin­is­trazione. Ebbene, estraen­do i dati dal sito uffi­ciale del Comune di Siena, si legge che il cur­ricu­lum vitae del­l’asses­so­ra si può leg­gere nel­la pag­i­na “ammin­is­trazione traspar­ente” (ma quan­to trasparente?)

Invece, andan­do a ques­ta pag­i­na, non solo non appare il cur­ricu­lum, ma a dirla tut­ta, non appare niente.….

In com­pen­so si sa che l’asses­so­ra è impren­ditrice di un negozio del cen­tro e che è com­po­nente del­la Giun­ta del­la Con­f­com­mer­cio (e del­la Cam­era di commercio)

E allo­ra, di grazia, cos’al­tro ci sarebbe da capire?