Dunque Paolo Benini, medico, professore aggregato dell’Università di Siena (figura nuova di docente orientata prevalentemente alla ricerca ma non adottata da tutte le Università) eletto consigliere nella Lega con 103 preferenze, passato al gruppo Siena Tools (cioè Siena “strumenti”?) e ora sostituito in consiglio dal primo non eletto della Lega, Fulvia Nardi, 6 preferenze, è entrato in Giunta, ma non a sostituire lo Sportelli (“preferenze” 4.223, smarritosi nel “miglio verde”) ma Clio Biondi Santi.
Dagli atti ufficiali del Comune si apprende che le deleghe assegnate al nuovo assessore sono esattamente le seguenti: “servizi all’infanzia, istruzione, Università, formazione e sport”.
Non bisogna avere particolari doti di acume o di sensibilità per notare che, mentre “servizi all’infanzia”, “istruzione”, “formazione” e “sport” sono materie di competenza comunale, Università, non per niente scritta anche nel sito del Comune con la lettera maiuscola, non è una attività comunale assegnata dalla legge come le altre, ma un ente autonomo che è anche il datore di lavoro del nuovo assessore Paolo Benini.
E tale delega, che Biondi Santi non aveva proprio, non è una delega ai o sui “rapporti” con l’Università, ma “all’Università” tout court.
Che la cosa passi inosservata ai più non meraviglia, sorprende invece che non venga notata dall’Università: il Sindaco, infatti, può delegare agli assessori (o ai consiglieri) compiti che la legge gli assegna, ma non può certo delegare un’altra Istituzione, sulla quale non ha alcun potere: così ci può essere una delega alla sanità o alla salute, non una delega all’Ospedale, va bene la delega alla sicurezza, non la delega alla Prefettura e/o alla Questura, si può e si deve avere una delega ai trasporti, non alle Ferrovie dello Stato né al TRA.IN, va bene una delega al welfare, ma non certo alla Previdenza Sociale, e via dicendo.…
In altre parole, quando hai detto che Benini si occupa di formazione e di istruzione che altro ci vuoi aggiungere ? Ci devi mettere Università perché fa anche ricerca?
A meno che la decisione di avere una delega all’Università che prima non esisteva derivi dal solo fatto che è entrato a far parte della Giunta un professore aggregato dipendente dell’Università medesima, il quale in tal modo si troverebbe nella singolare e confusionale situazione di subordinato in base al rapporto di lavoro e al tempo stesso di preordinato politicamente e in via istituzionale in rappresentanza del massimo organo di Governo del territorio.
Che dire? Noi siamo semplici cittadini. Noi osserviamo e monitoriamo. Chi deve valutare valuterà.
Sono perfettamente d accordo.…ma anche preoccupata da questi sviluppi, incomprensibili da una semplice cittadino , come sono, che si attende chiarezza e trasparenza dal COMUNE
Scusate, ma i lavori pubblici (che tra l’altro stavano abbastanza funzionando: rotonde, strade sistemate o in corso di sistemazione) a chi vanno? Le scelte degli assessori sono fatte secondo la competenza o secondo il “Manuale Cencelli”? Da cittadina chiedo delle spiegazioni. E insisto sulla domanda principale: se si “doveva” fare tutto questo rimpasto, non si poteva finalmente nominare l’assessore alla cultura, a mio parere il più necessario in questa città? La Comunità che monitora può essere forse il tramite per avere risposte?!
A queste domande dovrebbe rispondere l’amministrazione… Ecco cosa sappiamo. Il nuovo assessore ai lavori pubblici è Sara Pugliese. I giornali la danno vicina a Mauro Marzucchi, già potente vicesindaco in passate amministrazioni e ora in maggioranza. Il curriculum sul sito del Comune è molto scarso: laureata in lettere ha lavorato in agenzie di viaggi, poi come segretaria di studio legale, oggi è responsabile della comunicazione in una azienda. Cosa sa di lavori pubblici? Mah! L’assessore alla cultura c’è ed è il medesimo signor sindaco che intende occuparsene personalmente (di persona); si vede che non si fida di nessuno. La comunità monitorante continuerà a controllare e porre questioni. Vediamo che vorrà fare il Comune.