Il viaggiatore che si trovasse a passare dalla Stufasecca vedrebbe un grande locale, già officina di fabbro di nuovo vuoto e deserto. Cacio e Pere non c’è più. Ora i residenti, già avvezzi ai canti di contrada, alle auto rombanti e ai petulanti motorini notturni, non sentiranno più il fastidioso vocio elevarsi dal piano strada. Dove siano andati ce lo racconta Francesco Burroni:
AI SENESI NON FAR SAPERE dove è andato a rifinire “Cacio e pere” (g.c.)
Saran contenti quelli a Rapolano
che ci si trasferisce “Cacio e Pere”
così vedrai, o te, tutte le sere
ciànno da divertissi a tutto spiano.
A Siena no, c’era troppo baccano
e in parecchi ‘un ciàvevano piacere
ma più che altro quelli del quartiere
che l’han tirato… anche le bombe a mano.
E ora qui sotto la Torre del Mangia
aumentano di brutto a dismisura
i posti dove si beve e si mangia
al volo un hamburger o un panino
e c’è un po’hino meno di cultura
e è un po’ più grande il Laterino.
PS: piccola nota divertente: tra i residenti con finestre immediatamente sopra al derelitto locale senese (per edictum principis) c’è anche il nuovo sindaco, testé eletto, di Rapolano Terme. Nessuno sa se ha avuto un qualche ruolo nel comitato senese che ha promosso l’operazione di “cacciata”, ruolo che invece potrebbe avere avuto per l’accoglienza nel luogo di destinazione nel quale ricopre la carica e la funzione di primo cittadino.