Roberto Beligni, rivolgendosi chiaramente a noi che ci siamo posti l’obiettivo del monitoraggio civico plurale e che lo abbiamo avviato con questo blog, ha scritto su facebook:
CHI VUOL MONITORARE LO FACCIA E ALLA SVELTA. TUTTAVIA SEGNALO: qui ci vuole iniziativa: le strade sono tutte rotte, i cantieri fermi, la macchina comunale “lasciamo stare” (potrei portarvi diverse esperienze su cose assai concrete), il confronto con la società organizzata a zero, il progetto di città mi pare ce lo faccia capire il caso di Cacio e Pere. E ce ne sono molte altre di vicende. Qui manca un briciolo di opposizione organizzata, larga e seria capace di metter in piedi un po si stimolo a questa amministrazione e un progetto alternativo capace di far ragionare la città e i cittadini. Vedo una tendenza molto deteriore nelle varie frange che non si riconoscono nel governo cittadino. Ognuno si guarda il proprio ombelico e fa prevalere il proprio personalistico particolare (strumento, associazione, fazione). Ma nessuno pensa a convergere sui problemi e sui progetti comuni. Pertanto faccio appello anche qui: prevalga la convergenza, l’unità, il bene comune, la convergenza, l’iniziativa sui problemi reali a partire da quelli quotidiani fino alla prospettiva da dare a questa straordinaria città. Buone cose.
Qualcuno ha già risposto che l’invito perentorio a fare “alla svelta” può essere rivolto legittimamente alle forze di opposizione che appaiono incerte e divise, ma non ai cittadini attivi che non accettano di essere messi come “cani al bosco”, né gradiscono formali “messe in mora”.
Però il rilievo che “nessuno pensa a convergere sui problemi e sui progetti comuni” merita approfondimenti.
Forse, per convergere “sui problemi e sui progetti comuni” non basta la predicazione astratta, né lo sforzo di volontà, né, tanto meno, la fretta; forse, se si tiene conto che stiamo parlando di una comunità scossa nei suoi valori civili e sociali prima che nella sua struttura economica, si tratta di ricreare le condizioni di rinascita attraverso la diffusione della partecipazione e del libero confronto.
Stiamo cercando di farlo.