Anche grazie al lavoro dell’omonima e benemerita associazione nazionale, il concetto di cittadinanza attiva è entrato nell’uso comune; ecco una possibile definizione sintetica:
“per cittadinanza attiva, o attivismo civico, si intende generalmente l’insieme delle forme e delle attività di auto-organizzazione che comportano l’esercizio di poteri e responsabilità nell’ambito delle politiche pubbliche, al fine di rendere effettivi diritti, tutelare beni comuni e sostenere soggetti in condizioni di debolezza socio-economica”.
Più incerta la definizione di cittadinanza internazionale che si riferirebbe al concetto di “cittadini del mondo”, i quali, in definitiva, sono
“coloro che ritengono che tutti gli abitanti del globo terraqueo formino un unico popolo, con diritti e doveri comuni, indipendentemente dalla nazionalità di appartenenza, e che pongono l’interesse di questa comunità mondiale al di sopra degli interessi nazionali” (e, a maggior ragione, di quelli locali).
Ebbene, siccome basta un’occhiata a questo sito per comprendere che Idee in Comune Siena — Comunità monitorante è da sempre impegnata sul tema del civismo non servile, partecipato e trasparente, ci ha fatto una certa impressione, da un lato, costatare l’enorme distanza da queste tematiche del Comune di Siena, sempre più irreggimentato nei vincoli del populismo autoritario imposti dalla triade Fratelli/ Forzisti/ Leghisti e, dall’altro, scoprire che, in sede di rimpasto di giunta, l’assessora Biondi Santi ha dovuto cedere alla collega Sara Pugliese, per reintegrarne la minacciata autorevolezza, anche la delega alla
“Cittadinanza attiva e internazionale” (sic).
La prima domanda che nasce è semplicissima: che cosa ha fatto in tre anni (3) Biondi Santi Clio in tema a) di cittadinanza attiva? b) di cittadinanza internazionale ? ovvero c) di cittadinanza attiva e internazionale? Saremo grati a chiunque, foss’anche l’attivissimo Benini, ce ne voglia dare contezza.
La seconda domanda è: il trasferimento della delega a Sara Pugliese si è reso necessario per il fatto che Clio B.S. non aveva fatto caso di avere una delega alla cittadinanza (attiva, non attiva, locale, rionale, poco importa…) e si doveva correre ai ripari in vista delle elezioni che si terranno tra meno di due anni?
C’è poi una terza domanda (che affidiamo a Sara P. e, occorrendo, al tuttologo Benini): che cosa intende fare di preciso nei prossimi due anni la nuova titolare in tema a) di cittadinanza attiva? b) di cittadinanza internazionale ? ovvero c) di cittadinanza attiva e internazionale?
Ma la domanda prioritaria (e qui il ruolo di Benini potrebbe diventare determinante): visto che si trovano definizioni accettabili e condivise di cittadinanza attiva e di cittadinanza internazionale, ma che cavolo sarebbe — ad avviso del Comune di Siena — la
cittadinanza attiva e internazionale
messa così, tutta insieme, a mo’ di inscindibile endiadi, cioè coppia di due termini al fine di esprimere un concetto unitario ?
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